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Otello a Modena

  • Lorenzo Giovati
  • 18 gen 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Modena, Teatro Comunale Pavarotti-Freni. 14 Gennaio 2024.

Domenica pomeriggio mi sono recato al Teatro Comunale di Modena per assistere ad una rappresentazione di Otello, meravigliosa opera di Giuseppe Verdi, in una produzione che aveva debuttato, nel dicembre u.s., al Teatro Municipale di Piacenza.


Nel ruolo del titolo ha cantato il tenore Gregory Kunde che, all'età ormai di settant'anni, non manca certo di carisma interpretativo ed offre ancora un esempio di maestria nel modulare la voce, in particolar modo nelle parti in cui Otello esprime il suo amore per Desdemona (come in "Già nella notte densa"). La voce non registra mai incertezze di intonazione e, anche se talvolta tende forse ad affievolirsi negli acuti o a perdere di timbrica nel registro grave, rimane sempre sostenuta da una tecnica e da una musicalità esemplari, che consentono al maestro Kunde di risolvere ogni difficoltà in termini di solo canto.  


Ha poi brillato al suo fianco, senza alcun dubbio, lo Jago impersonato dal bravissimo baritono Luca Micheletti, che ha sfoggiato, oltre ad una voce molto ben gestita e ad un fraseggio sempre appropriato, anche le sue doti di artista a tutto tondo, muovendosi sul palcoscenico con sapienza e intelligenza. Se proprio debbo muovergli un rilievo, rileverei che non è sempre riuscito a marcare in modo vocalmente ottimale la sottile differenza tra lo Jago mellifluo e insinuatore di dubbi, da un lato e dall'altro lo Jago personaggio pubblico e apertamente malvagio, sebbene abbia certamente sopperito a questa forse non ancora raggiunta raffinatezza con una straordinaria presenza scenica.


Convincente mi è parsa anche la Desdemona di Francesca Dotto. La soprano ha fornito un’interpretazione solida, vocalmente pregevole, in particolar modo nel registro centrale.


Buona anche la prestazione vocale e interpretativa di Antonio Mandrillo nei panni di Cassio.


Roderigo, interpretato dal tenore Andrea Galli, è apparso appropriato per il livello dello spettacolo. Così come Mattia Denti (Lodovico), Alberto Petricca (Montano), Eugenio Maria Degiacomi (Un araldo), Sayumi Kaneko (Emilia).


Notevoli anche le prestazioni del coro del Teatro Municipale di Piacenza, preparato dal maestro Corrado Casati e del Coro delle Voci bianche del Conservatorio Nicolini di Piacenza, istruito dal maestro Giorgio Ubaldi.


Alla guida della Filarmonica Toscanini il maestro Leonardo Sini mi ha molto positivamente impressionato, considerando anche la sua giovane età. Ha dimostrato, non solo uno studio particolarmente attento della partitura, ma anche gusto e talento nella sua resa interpretativa e orchestrale. Persino nei momenti più raccolti, la sua direzione non è mai risultata priva di originalità, ma è parsa sempre elegante e ben equilibrata.


La Filarmonica Toscanini ha suonato particolarmente bene in tutte le sezioni (ottoni inclusi), merito forse dell'equilibrio che il maestro Sini è riuscito a ricreare tra le varie parti.


Nel complesso, un Otello molto ben riuscito.




 

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